IL BURKA NON E’ UN CAPO DI ABBIGLIAMENTO …

IL BURKA NON E’ UN CAPO DI ABBIGLIAMENTO
E’ UNA DIVISA CARCERARIA.
E’ il simbolo dell’oppressione maschile delle donne. Non si tratta di una moda, della scelta individuale di alcune donne per protestare contro la mercificazione (che è un problema reale dell’occidente, ma non paragonabile concettualmente).

Penso che il solo fatto che il #burka, burkini e veli vari siano oggetto di dubbi e disquisizioni sull’opportunità e addirittura il dovere di essere tollerati, con l’intenzione di capovolgere, paradossalmente, un’usanza oppressiva in diritto, omettendo di dare giusto rilievo al grave valore simbolico del burka – dato che ancora oggi si conservano queste usanze in ambienti misogini – con il conseguente effetto di  riportare in auge queste usanze vessatorie anche la dove erano sparite – è una vergogna.

ll burka (burkini e vari veli) deve essere vietato per legge, per quello che rappresenta: la mortificazione della donna che, ancora oggi, è predicata dall’#islamismo impunito e che, forse, manca un “tantino” anche al clero misogino cattolico. che ricordiamo, ancora oggi, esclude le donne dalla gerarchia e sappiamo che storia ha per la relazione con le donne: molto simile all’islam di oggi.

Perciò, è urgente STRONCARE con chiarezza queste usanze MISOGINE.

Ovvio che, con un divieto generico, andiamo a penalizzare chi volesse coprirsi da capo a piedi per sua volontà incondizionata. Si tratterebbe del male minore e, eventualmente, se ci fossero problemi personali, si possono, quelli sì, comprendere e tollerare. Comunque, è molto strano il caso del #burkini, perché coprirsi in spiaggia da capo a piedi, invece di prendere il sole (che fa anche bene alla salute) non è normale, non in senso statistico, ma puramente logico (c’è qualcosa di molto sospetto nel comportamento).

Leggi  #Misoginia #Cina ...

Che qualcuno voglia evidenziare che, invece, si andrebbe a obbligare di spogliarsi, fa pena e anche ridere, perché fino al momento in cui non sono arrivati gli islamici con i loro divieti e imposizioni nessuno si sarebbe mai sognato di andare a disquisire come ci si veste in spiaggia. Si tratta solo di una reazione doverosa all’abuso misogino degli islamici per contrastarli e non dare il via a un ritorno al passato remoto (in occidente) e peggiorare la situazione nei paesi islamici dove, ancora oggi, le donne sono costrette a subire o a lottare mettendo anche a rischio la vita per queste banalità vergognose.

Ripetiamo chiaro che: le donne NON sono inferiori, le donne NON sono impure, NON sono come dice l’islam, NON sono come dice un certo cristianesimo e hanno tutto il diritto di vestirsi come vogliono.

Anche in modo sensuale, se lo vogliono. Se gli uomini hanno problemi di autocontrollo, facciano dei corsi e, se non sono all’altezza di controllarsi, prendano dei farmaci.
NEL 2016 FINIAMOLA, sì, con la mercificazione – questo resta chiaro e netto – e soprattutto con l’oppressione (per problemi di autocontrollo sessuale di omuncoli vari)!

E… con tutti i problemi che abbiamo, tempo e risorse sprecate per discutere di queste assurdità.
Francamente, avete scassato le ovaie!

 

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